Galateo: “Ringrazio Tosolini per l’invito a sentirci più spesso, è vero che quando è successo si è trovata una soluzione al problema specifico di volta in volta affrontato, tuttavia preferirei che gli inquilini dei 13.500 alloggi sociali potessero avere un canale diretto con l’istituto. Io propongo una modifica dei regolamenti interni, non capisco perché abbia replicato lei invece dell’assessore competente. Chi detta la linea?”
La presidente di Ipes Francesca Tosolini replica a mezzo stampa, attaccando il consigliere provinciale Marco Galateo, ad una richiesta di Fratelli d’Italia di attuare le modifiche al regolamento interno per consentire agli inquilini di avere un maggior e più proficuo dialogo con l’istituto per l’edilizia sociale e di affrontare con più celerità le criticità a volte gravi che gli inquilini evidenziano. Tosolini si rammarica per apprendere situazioni di degrado e spaccio in alloggi di proprietà di Ipes dalla stampa attraverso le azioni politiche del consigliere di Giorgia Meloni e ammette di essere in contatto costante con (altre) forze politiche per affrontare problemi “in silenzio”. La replica recita ancora “ritengo che se la reale intenzione sia cercare una soluzione, l’unica strada percorribile sia un dialogo con l’istituto”. Cosa che Fratelli d’Italia non avrebbe fatto.
E non farà, perché è grave pensare che i problemi che gli inquilini segnalano vengano risolti solo se arriva la telefonata del politico di turno.
“Io ho segnalato alla stampa solo una piccolissima parte di anomalie gravi che gli inquilini, oramai esasperati, avevano ampiamente documentato all’istituto da mesi, se non anni in certi casi” – controreplica Galateo. “Se in un alloggio intervengono le Forze dell’ordine anche più volte al giorno per fatti di violenza, spaccio di droga o uso dell’alloggio da parte di abusivi, non è Galateo che deve avvisare Ipes, ma serve avviare subito quel tavolo tecnico ottenuto da Fratelli d’Italia in cui le istituzioni possano interfacciarsi e bisogna ristrutturare Ipes per renderla più aperta agli inquilini. Anni fa esistevano le assemblee condominiali anche negli alloggi sociali, dovrebbero essere reintrodotti per consentire agli inquilini, almeno una volta l’anno, di segnalare e affrontare i problemi tipici di un qualsiasi condominio e si dovrebbe valutare di reintrodurre un servizio di sorveglianza in quelle zone dove già gli interventi delle pattuglie sono diventate abituali. In aggiunta va introdotto un criterio di merito, per cui l’inquilino che usa l’alloggio in modo non consono o addirittura pericoloso deve essergli revocato. Insomma, Galateo propone degli interventi da attuare dalla politica e non certo dalla gestione attuale. Non si capisce quindi perché abbia risposto la presidente invece dell’assessore competente.