Gentile dottoressa Bruzzese, gentile Commissario,

In questa circostanza le sottoponiamo una questione che è emersa in tutta la sua dimensione solo qualche giorno fa a seguito di una risposta ad una nostra interrogazione in Consiglio provinciale.

A partire dall’anno scolastico in corso a Sinigo è in funzione un polo scolastico inclusivo che raccoglie in un unico edifico la scuola primaria in lingua italiana, con otto classi attive, e quella in lingua tedesca con cinque classi.

Per la prima volta a Merano si è operato per includere  in un’unica struttura gli alunni degli istituti scolastici in lingua italiana e tedesca e nella frazione, dove da sempre i rapporti interetnici sono ottimi l’iniziativa, al momento del suo annuncio, è stata accolta con grande entusiasmo dalla popolazione.

Entusiasmo che è andato via via calando una volta che l’amministrazione comunale meranese aveva reso noto l’ubicazione del nuovo edifico scolastico.

Le perplessità giungevano dal fatto che nel corso degli anni l’area era stata giudicata inidonea ad ogni altro utilizzo, inadatta a realizzarvi perfino il  Cimitero che i residenti di Sinigo richiedevano da tempo e che sarebbe stato edificato a due passi dalla chiesa parrocchiale della frazione dedicata a S. Giusto.

Ciononostante, il progetto prese avvio e fu concluso giusto per l’inizio dell’anno scolastico in corso. Non tutti i residenti di Sinigo furono convinti della bontà e della sicurezza dell’opera, tanto da mandare i propri figli in altre scuole primarie della città. Durante lo scorso inverno alcuni cittadini segnalarono però alcuni lievi smottamenti sulle pendici sovrastanti il plesso scolastico, tanto da indurre lo scrivente a presentare un’interrogazione all’assessore provinciale competente per sapere se prima di procedere con la costruzione del nuovo edificio scolastico fosse stato valutato il rischio idrogeologico dell’area.

In seguito alla risposta, sebbene l’assessore Bessone avesse indicato nella medesima un edificio diverso da quello dell’attuale scuola, con una certa sorpresa, abbiamo scoperto, valutando bene gli allegati, che il nuovo polo scolastico è stato costruito in una zona definita in base al piano delle zone di pericolo e per la classificazione del rischio, redatto in ottemperanza alla normativa vigente, ad “elevato rischio ”, ovvero dove “sono possibili problemi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale; le persone sono in grave pericolo all’esterno degli edifici, mentre sono protette all’interno degli stessi; possibili danni funzionali agli edifici. Non è da prevedere la distruzione immediata degli stessi, se costruiti secondo le normative vigenti.”

La vecchia scuola di Sinigo si trovava invece in zona a medio rischio idrogeologico. Lì era stata edificata oltre cento anni fa, all’epoca della fondazione del Borgo di Sinigo e lì era stata ricostruita negli anni Ottanta del secolo scorso.

Al momento attuale il polo scolastico è stato ultimato ed è in funzione. Nelle fasi della sua costruzione è ipotizzabile che siano stati presi tutti gli accorgimenti utili a mitigare il rischio idrogeologico relativo alla  zona sulla quale lo stesso polo è stato realizzato. Tale pare poter essere un muro di contenimento posto dietro l’edifico scolastico in corrispondenza di un fossato che nel citato “piano di pericolo” appare addirittura indicato in “rosso” come zona a “pericolo molto elevato”.

Adesso – e qui ci rivolgiamo a lei –riterremmo però necessario  fornire dettagliate e chiare informazioni a tutti i cittadini meranesi ed ai residenti di Sinigo in particolare su quali siano stati gli accorgimenti attuati per garantire che chiunque frequenti l’edifico in questione, alunni, personale docente e scolastico, lo possa fare nella massima sicurezza possibile, e quali siano i piani di prevenzione e di intervento che risultino essere stati elaborati in correlazione alla possibilità che in tale zona si verifichino eventi destabilizzanti di carattere idrogeologico.

Certo della Sua gentile comprensione La saluto con viva cordialità

Alessandro Urzì

Consigliere regionale e provinciale di Fratelli d’Italia