Secondo lo Smart Mobility Report 2020 redatto dall’Osservatorio Energy e Strategy del Politecnico di Milano, l’Alto Adige ha la più alta densità di punti di ricarica per veicoli elettrici per abitante d’Italia e si posiziona tra le prime in Europa. STA (Strutture Trasporto Alto Adige) realizzerà nel 2021, in collaborazione con Neogy, società che si occupa di Mobilità elettrica per il gruppo Alperia, ulteriori 33 Stazioni di ricarica ad elevata potenza distribuite in maniera uniforme sull’intero territorio altoatesino.
Lo comunica l’assessore provinciale all’energia Giuliano Vettorato, rispondendo ad un’interrogazione di Alessandro Urzì.
Il consigliere di Fratelli d’Italia aveva chiesto incentivi come tariffe più convenienti e punti di rifornimento più capillari per rendere maggiormente allettante l’acquisto di automobili elettriche. In alcune città tra cui Merano – ricordava Urzì – scarseggiano le colonnine di ricarica mentre il costo del kilowatt presso i punti di rifornimento è di 0,70 € per kWh a fronte di un costo di 0,14 € addebitato per lo stesso consumo all’utenza domestica.
La Provincia – scrive ancora Vettorato – incentiva l’acquisto di vetture elettriche e stazioni di ricarica per privati e aziende. Non sono previsti incentivi per l’acquisto di energia elettrica.
I prezzi di ricarica pubblica applicati da Alperia, sono in linea con i prezzi di mercato degli altri operatori.
“Dai dati forniti – ha commentato il consigliere Urzì – risulta che in Trentino-Alto Adige (il report citato dall’assessore Vettorato prende in considerazione l’intero territorio regionale e non solo quello altoatesino) via sia un’apprezzabile diffusione della mobilità elettrica sia in termini di autovetture che di punti di ricarica. Servono però ulteriori interventi. È necessario investire sui punti di ricarica ultraveloci, i cosiddetti “ultra-fast” quelli che consentono di fare il pieno ai veicoli elettrici in pochi minuti e, se dislocati nei punti strategici, di affrontare con tranquillità anche i lunghi viaggi. Ma la partita vera la si giocherà sulle tariffe. Quelle attuali non sono più convenienti dei carburanti tradizionali e di conseguenza frenano gli indecisi di fronte al cambiamento. Offrire tariffe competitive per l’acquisto dell’energia che garantiscano un bel risparmio ad ogni rifornimento potrebbe far convogliare sul segmento di mobilità elettrica una gran fetta di automobilisti.” – conclude Urzì.