Fratelli d’Italia ha trasmesso al sindaco di Merano Dal Medico ed ai dirigenti di Alleanza per Merano e della Lista Civica un accorato appello a scongiurare un atto che inevitabilmente non verrebbe compreso da grande parte della popolazione della città, ossia l’elezione a presidente del Consiglio comunale del consigliere espressione del mondo radicale nella Svp Christoph Mitterhofer, noto per i suoi posizionamenti gravemente provocatori nei confronti dell’Italia e degli Italiani, avendo militato per il raggruppamento secessionista Suedtiroler Freiheit ed essendo uno dei curatori della esibizione permanente propagandistica sulle azioni terroristiche del Bas, allestita a Bolzano.
La maggioranza starebbe valutando l’elezione di un consigliere che nella sua storia politica si è costantemente ispirato ad una politica antitaliana manifestando aperta avversione alla Repubblica italiana e quindi anche all’autonomia che non fa rima con secessione. Anzi ne è la negazione. “Ritengo, riteniamo, – ho scritto al sindaco Dal Medico – la sola ipotesi inammissibile sul piano dell’etica politica. La forza politica che pone veti democratici su forze rappresentate in parlamento e elette responsabilmente da milioni di cittadini, come l’Svp (il riferimento è alla pregiudiziale posizione della consigliere Zeller verso Fratelli d’Italia e la Lega) non può essere messa nella condizione di pretendere l’imposizione di un presidente del consiglio comunale a Merano ispirato in tutta la sua vita politica all’avversione verso l’Italia e gli Italiani. E non valga in alcun modo la giustificazione che sia sufficiente qualche dichiarazione di maniera per sollevare le riserve in assenza di espressa manifestazione di distanza dall’idea della efficacia del metodo terroristico, per esempio, per realizzare l’autonomia, peraltro considerata tappa e non approdo finale di un percorso, come fatto dal signor consigliere Mitterhofer. Come cittadini di questa nostra provincia ci appelliamo al sindaco ed alle forze politiche che lo hanno espresso per evitare a Merano un martirio legando indelebilmente il successo dell’impresa elettorale all’accettazione di profili politici in maggioranza che sono offensivi per la comunità di lingua Italiana. Alternative ne esistono e sono praticabili. Fdi non è interessata a reclamare posti per sè ma è disponibile ad appoggiare soluzioni diverse nell’interesse esclusivo di Merano che non merita per un grossolano errore di valutazione di inizio legislatura a coprirsi di un’ombra che inevitabilmente peserebbe per i prossimi anni e sulla credibilità delle forze che hanno reclamato il voto dei cittadini di lingua italiana per poi affidarsi ad un presidente del consiglio dichiaratamente ostile all’ordine repubblicano ed all’Italia (nonché agli italiani)”.
Questo quanto Fratelli d’Italia ha scritto ad Alleanza per Merano ed alla Lista civica. Nonché al sindaco.
FdI annuncia che è e sarà disponibile a percorrere ogni strada per rendere evidente questa gravissima incongruenza e lo spirito negativo di un avvio di consiliatura sotto questo pessimo segno, sulla base di vincoli posti dagli stessi che argomentano l’esclusione di Fratelli D’Italia da ogni coinvolgimento democratico sulla base di pura pregiudiziale ideologica che nulla ha a che vedere con i programmi, di cui la Svp non ha mai discusso con FdI”.
Al sindaco è stato richiesto un atto di attenzione e garbo verso i sentimenti della comunità di lingua italiana ma anche di tutti i cittadini di lingua tedesca lontani da ogni radicalismo, con una decisione che escluda ogni ambiguità.
“Certo di essere stato compreso nello spirito positivo di garantire una stagione di stabilità a Merano saluto Lei, signor sindaco, ed i maggiorenti delle forze che l’hanno sostenuta”, ho scritto, confidando in una soluzione che non faccia partire la consiliatura con un passo sbagliato, offensivo verso i sentimenti degli italiani di Merano. Sarebbe un paradosso per il primo sindaco italiano dopo tanti anni.
Alessandro Urzì nella qualità di coordinatore regionale di Fratelli d’Italia