Centaurus fa precipitosamente marcia indietro dopo le polemiche delle settimane scorse sulla sua apparizione alla Fiera del Volontariato. La fotografia dei rapporti sessuali espliciti mostrata sui propri profili social – sostiene – era una sola ricostruzione e non rappresentava quanto effettivamente poi è stato messo in esposizione.

Che sia vera o no,  questa è la linea ufficiale dell’organizzazione preoccupata ora delle conseguenze di quelle che non a caso avevamo definito “incontinenze comunicative” sulla base di un frainteso senso di onnipotenza.

Le foto circolate avevano lasciato un gusto amaro alla fiera del Benessere e del volontariato, organizzata anche da Caritas diocesana, Provincia e Comune di Bolzano.

La stessa assessore provinciale  al sociale Waltraud Deeg ne ha preso le distanze: Centaurus – scrive in riposta ad un’interrogazione presentata dal Consigliere provinciale di  Fratelli d’Italia Alessandro Urzì –  come tutte le associazioni che si iscrivono alla Fiera del Volontariato altoatesino, non ha ricevuto contributi o sovvenzioni per la partecipazione alla manifestazione. Per partecipare bisogna però rispettare i requisiti:  essere un’associazione di volontariato operante nel territorio altoatesino, non avere scopo di lucro, essere alla ricerca di volontari per svolgere la propria attività.

Da qui la nota di Centaurus con cui si cerca di evitare conseguenze peggiori comunicando che addirittura c’era stato un attento servizio d’ordine che aveva garantito l’allestimento con le immagini incriminate usate solo per scattare le foto promozionale. Impossibile accertarlo.

Rimane la precipitosa ritirata di Centaurus. Se ne capisce bene il perché: nel 2019 sono stati concessi all’associazione di riferimento per le persone LGBTI+ in Alto Adige contributi per un totale di € 30.219,31, nel 2020 per  € 29.249,70 e  nel 2021 per un totale € 59.131,00.  Fondi arrivati per le più svariate ragioni: dall’ufficio Ordinamento sanitario, dall’ufficio  Affari del gabinetto, dall’ufficio Tutela minori e inclusione sociale, dall’ufficio Relazioni estere e volontariato, dal Servizio giovani. Insomma,  un’organizzazione che vive sulle spalle degli enti pubblici.

Ecco il perché della precipitosa ritirata dei vertici dell’associazione. Per paura di perdere i soldi pubblici che questa realtà assorbe.

Va ricordato che Svp e sinistre avevano bocciato la nostra recente richiesta di riconsiderarli.

Così in una nota il Consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì.